Made of Tears / UV print on kitchen roll / 20×24 cm (each piece), 2023

“Made of Tears” è un rotolo asciugatutto sulla cui lunghezza intera sono stampati diversi lacrimatoi.  Questi sono piccoli contenitori utilizzati nel passato da diverse culture, rinvenuti in tombe romane o cristiane e in molti punti della zona mediterranea. Si credeva che fossero utilizzati per raccogliere e preservare le lacrime in situazioni di lutto, lontananza o  per poter dimostrare la prova del proprio dolore.

Ciascun modulo di carta, che può essere strappato singolarmente, riflette su come il nostro corpo è produttore primario di sale. Le nostre fatiche e le nostre emozioni si traducono in sali minerali come risposta naturale agli eventi esterni che subiamo: afflizione, nostalgia e sforzo. L’oggetto del rotolo asciugatutto è trattato non più come oggetto di consumo ma come una tela preziosa e  molto delicata sulla quale destiniamo le nostre emozioni, le nostre lacrime.

Il lavoro è stato presentato per la prima volta durante gli eventi collaterali della Biennale di Larnaca durante una cena performativa: ciascun partecipante aveva la possibilità di strappare uno di questi riquadri per appropriarsene.

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“Made of Tears” is a kitchen roll with several teardrops printed on its entire length. These are small containers used in the past by different cultures, found in Roman or Christian tombs and in many places in the Mediterranean area. It was believed that they were used to collect and preserve tears in situations of mourning, distance or  to be able to demonstrate proof of one’s pain.

Each paper module, which can be torn individually, reflects on how our body is a primary producer of salt. Our efforts and emotions are translated into mineral salts as a natural response to the external events we suffer: affliction, nostalgia and effort. The object of the kitchen towel roll is no longer treated as a consumer object but as a precious and very delicate canvas on which we direct our emotions, our tears. The work was presented for the first time during the collateral events of the Larnaca Bienniale during a performative dinner: each participant had the opportunity to tear off one of these panels to make it their own.